A dicembre saremo presenti a Roma al congresso internazionale “ANALYSIS AND ACTIVISM: SOCIAL AND POLITICAL CONTRIBUTIONS OF JUNGIAN PSYCHOLOGY”, con un lavoro dal titolo: “Lo psicoanalista engagé”.
Ecco parte dell’abstract:
“Abbiamo assistito in questi ultimi decenni a un progressivo riflusso della figura dello psicoanalista, progressivamente scomparso dalla scena politica e sociale. Se nel 1965 il padre della psicoanalisi italiana Cesare Musatti dialogava con Moravia e Pasolini nel celebre film-inchiesta dello stesso Pasolini “Comizi d’amore”, oggi ben difficilmente qualcosa di analogo sarebbe possibile. Quando uno “psicoanalista” compare oggi in una trasmissione televisiva o in un quotidiano, il suo ruolo non è più quello di un intellettuale che, grazie a una confidenza con la dimensione della significazione profonda, è capace di una lettura trasversale dei fenomeni socio-culturali: dalla categoria dell’intellettuale, si è passati a quella dell’“esperto”, chiamato in causa – all’interno di un mondo dell’informazione sempre più inteso come spettacolare entertainment – per chiarire un fatto di cronaca, in genere delittuoso. Lo psicoanalista-esperto è una figura “normalizzata” che tradisce la natura profondamente engagé della psicoanalisi.
Scopo del presente lavoro è approfondire l’engagement della psicoanalisi, distinguendo questa dimensione dalla figura dell’intellettuale militante o organico di gramsciana memoria.”
Stefano Candellieri, Davide Favero